Laboratori III Edizione

La terza edizione del Festival parte già in pandemia: ciononostante buona parte dei laboratori vengono regolarmente svolti, sia nelle scuole partner che nel territorio di Arghillà grazie alla collaborazione con il Progetto Nazionale di integrazione e inclusione bambini rom, sinti e caminanti.

L’emergenza sanitaria, in alcuni casi, ha dato una spinta al processo di digitalizzazione per attività che sembrava impossibile rendere “virtuali”. In alternativa si sono usati spazi all’aperto per dei laboratori che hanno generato un legame speciale con i piccoli allievi della periferia. Consapevoli del fatto che il digitale non può sostituire interamente le azioni in persona, si è comunque creduto nelle sue potenzialità e questo ha portato alla creazione di contenuti preziosi e interessanti.

I Laboratori a scuola

In alcune scuole partner (Istituto Tommaso Gulli, Istituto Catanoso De Gasperi) i laboratori sono stati svolti in Dad per disposizioni interne. All’Istituto Nosside Pythagoras, invece, si riesce a realizzare l’incontro in presenza. Alcuni allievi dell’Istituto Magistrale Tommaso Gulli di Reggio Calabria realizzano per Balenando in Burrasca un video con le performance individuali svolte nelle loro case dando vita a una performance unica con un reading tra musica e poesia

Alcuni incontri in presenza vengono realizzati poi con l’Istituto Catanoso De Gasperi di Reggio Calabria. Una bellissima performance finale degli incontri si potrà realizzare soltanto nel novembre 2021

Ad Arghillà, in collaborazione con il Progetto Nazionale di inclusione bambini rom, sinti e caminanti gli incontri del laboratorio si svolgono dapprima in presenza. Anche questi incontri, però, vengono bruscamente interrotti dalla terza ondata Covid19: bambini, famiglie e responsabili dei centri presentano una percentuale altissima di positivi. I Laboratori riprenderanno in sicurezza a ottobre-novembre 2021 presso il Centro ACE di Arghillà.

Per riavviare le fila degli incontri laboratoriali saranno necessari Incontri aggiuntivi, ma ne varrà la pena perché si concluderanno con una coinvolgente ed emozionante performance finale dei piccoli allievi nello stupendo scenario del Castello Aragonese di Reggio Calabria (che i bambini vedranno per la loro prima volta, come per la prima volta vedranno la “città” uscendo dalla periferia).

Per questi motivi, a margine del Festival, il Premio “Gabbiani” è attribuito proprio ai bambini rom del laboratorio poetico che, per questa edizione, assume una valenza altamente simbolica: vuole essere un messaggio di ripresa e di fiducia. Quest’anno i tempi della terza edizione del Festival sono stati stravolti dalle dinamiche della pandemia e tutto si è dovuto rimodulare. Dopo una riunione di staff e senza alcun dubbio, quindi, si è deciso di assegnare il premio proprio ai bambini del laboratorio poetico-musicale: Per la loro caparbietà nel voler sempre partecipare agli appuntamenti che si sono tenuti nel territorio di Arghillà nonostante le numerosissime situazioni avverse.